JIANG HENG HIGHWAY TO HELL
2015-04-03 14:58:07 未知
Consuming Beauty in Contemporary China
Il consumodellabellezzanellaCinacontemporanea
By IlariaBonacossa
Jiang Heng articulates his exhibition through the spaces of Palazzo Michiel as a metaphorical journey through life, death and beauty. He thus allows highly technological and spectacular installations that emerge from an undistinguished futurist Chinese society to coexist with the traditional architecture of Palazzo Michiel in a surreal game of light and darkness, of sculptural surprises and painterly statements. The exhibition develops as an encompassing spatial experience that pushes the visitors to traverse a series of six diverse surrealspaces that are both physical and metaphysical.
Whilst, Chinese ink and wash painting hastraditionally been devoted to representing whatwas considered a source of moral inspiration for society, in which form and content were permanently tied in an bond; Jiang Heng, uses an apparently harmless pastel coloured palette, a flat cartoon painting style to talk about the rapid consumption of moral values in contemporary China. Thus ‘beauty’ in his work functions as a distracting factor, an element that mimics the aspirations and dreams of youth suggesting their catastrophic outcome. In the broadest sense,like in traditional Chinese art,this work ishighly symbolic as everything that is painted, reflects some aspect of a totality of which the painter is intuitively aware. At the same time, in his work Jiang Hengmanipulates and substitutes traditional symbols with objects associated with contemporary society.
Nothing in the installations, composed of sculptures and paintings,exists for art’s sake alone: flowers blooming and butterflies fluttering become visible manifestations of the invisible forces of the nature, whilst skulls and skeletons admonish us on the fragility and insignificance of life.
Entering the installations the public is seduced and repelled by the uncanny aspect of the work, by how natural and traditional elementsassociated with happiness become post-human machines where man seems to disappear.Thus Fireworks and Rainbow play with the idea of dreams associated with the rainbow and fireworks as celebrations. Yet the colourful pigments in the work are actually medical pills produced in China and therapeutically consumed in the West. This profit producing industry based on the dream of perpetual health offers the artist, through hundreds of thousands of coloured pills, the possibility of creating fragile sculptures of a rainbow. SimilarilyFireworks surrounds the viewer completely throughthe explosion of a series of fireworks, which are actually small multi-coloured pills that vertiginously turning and mixing create a three-dimensional kaleidoscope.
As an important representative of the “cartoon generation” in China, Jiang Heng concentrates on the surface of his paintings, using his technical knowledgeof traditional academic oil painting in favour of apparently ‘empty’ flat figurative images that relate to Takashi Murakami’s ‘superflat’ paintings as much as with commercial advertising and cartoons. His paintings and installations develop as representations of young Chinese people’s dreams, hopes and nightmares, absorbing key elements from western artistic production of the artists such as Damien Hirst, yet transforming their message froma Chinese perspective. His work reinvents in contemporary media the classicalDaoist metaphysical aspects of Chinese painting.Jiang Heng, thusarticulates a fierce critique on China’s enthusiastic appropriation of western consumer dreams and life-style.
HIGHWAY TO HELL
AUTOSTRADA PER L'INFERNO
Consumare la bellezza oggi in Cina
Di Ilaria Bonacossa
La mostra di Jiang Hengnegli spazi di Palazzo Michielsi articolacome un viaggio metaforico attraverso la vita, la morte e la bellezza. Trasforma attraverso spettacolariinstallazioni tecnologiche, che sembrano il prodotto di una fantomatica società cinese del futuro, l'architettura storica di Palazzo Michiel in un’esperienza surreale di luce e oscurità, di sorprese scultoree e dichiarazioni pittoriche. La mostra si sviluppa come un’esperienza spaziale a trecentosessanta gradi che spinge i visitatori ad attraversare una serie di sei diversi spazi surreali che sono sia fisici che, metafisici.
Mentre la pittura tradizionale cinese ad inchiostro ed acquerello si concentrava sulla rappresentazione di ciò che può essere considerato una fonte d’ispirazione morale per la società, creando opere in cui forma e contenuto sono indissolubilmente legati; Jiang Heng, utilizza unatavolozza apparentemente innocua dagli allegri colori pastello, stesi in maniera piatta, bidimensionale simile allo stile dei fumetti per parlare del rapido consumo dei valori morali nella Cina contemporanea. In questo modo “la bellezza” nel suo lavoro funziona come un fattore di distrazione, un elemento chesi ispira alle aspirazioni e ai sogni dei giovani suggerendo come il perseguirli possa avere un esito catastrofico.
In senso più ampio, come nell’arte cinesetradizionale, il lavoro di Jiang Hengè altamente simbolico, dato che ogni dettaglio dei suoi quadrievoca specifici aspetti di una totalità di cui il pittore è intuitivamente consapevole. Nei quadri come nelle installazioni Jiang Heng, manipola e sostituisce i simboli tradizionali dell’arte cinese con oggetti associati alla società contemporanea dei consumi.Nullanelle installazioniesiste per motivi puramente formali: i fiori che sbocciano e il volo delle farfalle diventano manifestazioni palesi delle invisibili forze della natura, mentre teschi e scheletri ci ammoniscono sulla fragilità e l’irrilevanza della vita umana.
Entrando nelle installazioni presentate in mostra il pubblico è contemporaneamente sedotto e disturbato dall'aspetto inquietante delle opere, da come gli elementi naturali e tradizionali associati alla felicità diventino macchine post-umane in cui l'uomo sembra scomparire. Così Fireworks e Rainbow giocano con l'idea dei sogni e dei desideri associata all'arcobaleno e ai fuochi d'artificio. Tuttavia i pigmenti colorati delle esplosioni e dell’arcobaleno sono in realtà pillole mediche prodotte in Cina e consumate per le malattie dell’Occidente. Attraverso centinaia di migliaia di pillole colorate l’artista crea fragili sculture di splendidi arcobaleni che raccontano come il sognodella giovinezza e della salute perpetua,permetta alla Cina grandi profitti. Similmente Fireworksimmerge lo spettatore in un'esplosione di fuochi d'artificio, che sono in realtà piccole pillole multicolori che vertiginosamente ruotano e si mischianocreando un caleidoscopio tridimensionale.
Importante rappresentante della "generazione cartoon" in Cina, Jiang Hengsi concentra sulla superficie dei suoi dipinti, usando la maestria tecnica della pittura tradizionale ad olio per creare teleapparentemente piatte,immagini figurative che ricordanotanto i dipinti 'Superflat' di TakashiMurakami, quanto la pubblicità commerciale ei cartoni animati. I suoi dipinti e le sue installazioni si sviluppano, quindi, come rappresentazioni dei sogni, delle speranze e degli incubi dei giovani cinesi, assorbendo elementi chiave della produzione artistica occidentale di artisti come DamienHirst, trasformandoli tuttavia in una prospettiva cinese.
Il lavorodiJiang Heng, infatti, reinventa nei mezzi espressivi contemporanei gliaspetti metafisici del Taoismo classico della pittura cinese, articolandouna feroce criticaall’entusiastica appropriazione della Cina deisogni e dello stile di vita dei consumatori occidentali.
(责任编辑:张彦红)
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